Anche grazie alla  sollecitazione di Confindustria, il  MISE ha concesso proroghe per progetti di ricerca e sviluppo a valere su Bandi PIA, FCS, FRI e FIT.

Tali disposizioni operative sono contenute nella circolare direttoriale allegata che contiene  le  indicazioni relative alla sospensione temporanea (totale o parziale) ovvero le rimodulazioni delle attività dei progetti presentati nell’ambito dei bandi a valere sul Fondo per la crescita sostenibile (FCS), sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), sul Fondo Innovazione Tecnologica (FIT) e Pacchetti Integrati di Agevolazioni (PIA).

Nei casi previsti dalla circolare,  è facoltà del soggetto beneficiario richiedere al Soggetto gestore una sospensione delle attività di progetto. Il Soggetto gestore approverà automaticamente tali richieste inserendole nella piattaforma FCS.

 La sospensione straordinaria delle attività progettuali può , per il momento, essere relativa al periodo compreso tra il 23 febbraio ed il 31 luglio 2020. Tale termine è ulteriormente prorogabile.

Ogni impresa interessata deve comunicare la richiesta al soggetto gestore degli incentivi secondo il modello allegato. 

La circolare chiarisce  anche che, successivamente al periodo di sospensione, resta ferma la possibilità di richiedere la proroga del termine di ultimazione del progetto come già previsto dalla normativa, nel limite di 12 mesi, se non già richiesta, «per cause comprovate».

Diverso è il caso in cui la crisi in corso abbia portato a una riduzione o a una variazione delle attività progettuali dei programmi in R&S agevolabili. In questa situazione, come da normativa già vigente, si può richiedere una rimodulazione delle spese e degli obiettivi realizzativi.

La circolare fa anche riferimento ai costi del personale  modalità “smart working”. Il lavoratore in smart working, ad ogni modo, deve essere in carico sul Libro Unico del Lavoro (LUL) dell’unità produttiva in cui si realizza il progetto. Non sono ammesse cioè spese per il personale in “lavoro agile” trasferito o assegnato in via temporanea all’unità produttiva in cui si svolge il progetto agevolato.

In allegato alla rendicontazione di questa tipologia di costi, dovrà essere presentata una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la lista del personale in smart working (tra quello rendicontato) e la relativa sede di lavoro.

 


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