Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto direttoriale che stabilisce i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione a favore dei progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione produttiva nell’ambito dell’economia circolare (decreto ministeriale 11 giugno 2020).

L’intervento del Fondo per la crescita sostenibile per i progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’economia circolare, attivato con il decreto 11 giugno 2020, sostiene la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative per l’utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse, con la finalità di promuovere la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia circolare in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile, e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo.

 A chi si rivolge Imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta. Per i soli progetti congiunti, sono ammessi anche gli organismi di ricerca, pubblici e privati, in qualità di co-proponenti.

 

Cosa finanzia L’intervento sostiene attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all'obiettivo previsto dal progetto e finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (Key Enabling Technologies, KETs) (allegato n. 1 al decreto 11 giugno 2020).

I progetti devono essere finalizzati alla riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare, in una o più delle seguenti linee di intervento:

  1.  innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti;
  2.  progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale;
  3.  sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l'uso razionale e la sanificazione dell'acqua;
  4.  strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
  5.  sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l'utilizzo di materiali recuperati;
  6.  sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

Sono ammissibili progetti con elevato contenuto di innovazione tecnologica e sostenibilità, realizzati negli ambiti del ciclo produttivo rilevanti per l’economia circolare (individuati dall’allegato n. 2 al decreto 11 giugno 2020).

I progetti ammissibili inoltre devono:

  1.  essere realizzati nell'ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;
  2.  prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500 mila e non superiori a euro 2 milioni;
  3.  avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi.

 Termini e modalità di presentazione delle domande  Con decreto direttoriale 5 agosto 2020 sono stati stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle domande. Dal 5 novembre 2020, dalle ore 10.00 alle ore 19.00, le imprese potranno presentare, in via esclusivamente telematica, anche in forma congiunta, le domande. La procedura di pre-compilazione delle domande e degli allegati sarà disponibile dal 26 ottobre 2020. Le imprese dovranno allegare alla domanda, tra l’altro, l’attestazione di disponibilità alla concessione del finanziamento, prevista per l’accesso al FRI come specificato nel decreto direttoriale 5 agosto 2020.

Le risorse Per l’agevolazione dei progetti sono disponibili:

  • 155 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI);
  • 62 milioni di euro per la concessione dei contributi alla spesa, di cui:
    • 40 milioni a valere sul Fondo sviluppo e coesione, destinati per l’80% ai progetti realizzati nelle regioni del Mezzogiorno, e per il 20% a quelli realizzati nelle regioni del Centro-nord, di cui: 32milioni destinati ai progetti realizzati nel Mezzogiorno (regioni meno sviluppate e regioni in transizione) e 8 milioni destinati ai progetti realizzati  nel Centro Nord (regioni più sviluppate);
    • 20 milioni a valere sul Fondo per la crescita sostenibile, destinati ai progetti realizzati sull’intero territorio nazionale;
    • 2 milioni a valere sulle risorse rese disponibili dalla Regione Basilicata, per l’agevolazione di progetti realizzati nel territorio regionale.

Sono previste 2 riserve, ognuna pari a circa la metà degli stanziamenti: una per i progetti delle imprese di piccole e medie dimensioni e delle reti di imprese nell’intero territorio nazionale ed una destinata esclusivamente ai progetti da realizzare nel Mezzogiorno.

 Le agevolazioni Per le imprese, finanziamenti agevolati del FRI, per il 50% delle spese e dei costi ammissibili di progetto. Contributi alla spesa, in misura delle seguenti percentuali delle spese e dei costi ammissibili di progetto:

  • 20% per le micro e piccole imprese, e per gli organismi di ricerca
  • 15% per le medie imprese;
  • 10% per le grandi imprese.

Le agevolazioni nella forma del finanziamento agevolato e del contributo alla spesa sono concedibili alle imprese unicamente in concorso tra loro, seguendo i vincoli di destinazione territoriale previsti per i contributi.

In allegato il DM 11 giugno 2020, il DD 5 agosto 2020 e le slides presentate dal MISE nel webinar di Confindustria del 21 luglio 2020. Gli allegati al decreto 5 agosto 2020 possono essere richiesti all’Area Ricerca Innovazione Startup e Internazionalizzazione all' indirizzo mail peisino@unindustria.na.it

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