“Esprimo sincera gioia per l'elezione di Procida a Capitale Italiana della Cultura 2022. Un ottimo impulso che deve concretizzarsi prima di tutto attraverso una rivoluzione della logistica e delle infrastrutture del mare del Golfo. Napoli e la Campania possono aspirare a diventare un modello di mobilità esaustiva e sostenibile tra la terraferma e le isole. Questo è possibile solo invocando interlocuzioni più efficaci tra l’Autorità di Sistema Portuale, la Regione, gli Enti Locali, gli armatori e gli altri stakeholder”. A dichiararlo è Francesco Tavassi, Vice Presidente di Unione Industriali Napoli con delega all’Economia del Mare.

“Con la scelta di Procida il Mibact ci spinge ulteriormente a riflettere sull’importanza della Risorsa Mare per le persone”, aggiunge Tavassi. “Il trasporto marittimo delle persone, sia locale che nazionale, rappresenta infatti per il Mezzogiorno e il Paese tutto una priorità strutturale non meno che turistica”.

“Penso alla necessità di concertare un servizio di partenze tra Napoli e Pozzuoli verso le isole, che garantisca un maggior numero di corse con orari diversificati e una mobilità serale e notturna, sia per i passeggeri che per le merci. Spesso beni di prima necessità, come carburanti e derrate alimentari, che devono raggiungere le isole per tempo, qualunque sia la condizione metereologica del mare” puntualizza il delegato all’Economia del Mare di Unione Industriali Napoli.

“D’altro canto – osserva Tavassi – deve essere data agli armatori la possibilità di incrementare e ammodernare le flotte, con priorità alla conversione ‘verde’. L’elezione di Procida a Capitale Italiana della Cultura 2022 può essere una imperdibile occasione per accelerare l’adesione al piano ‘Cold Ironing’, per l’elettrificazione delle banchine con fondi Next Generation Ue. Già 41 scali hanno aderito al Piano, con l’erogazione di energia elettrica da fonti installate presso i moli, col risultato di ridurre consumi ed emissioni delle navi in porto. L’implementazione della fase esecutiva dei progetti entro il 2021 è, per i porti che vi aspirano, la condizione per essere compresi nel Recovery Plan”.

Infine il “nodo” Beverello: “impossibile dunque non immaginare una ristrutturazione degli approdi. Lo scalo più importante di Napoli ha adesso una ragione in più per puntare a diventare l’hub turistico del Mediterraneo”, conclude Francesco Tavassi.

 


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