‘Blockchain economy. L’impatto della Blockchain sulla catena del valore’ è l’appuntamento promosso giovedì 19 gennaio dall’Unione Industriali Napoli – Sezione ICT, dal Campania DIH, da P.R.I.D.E., il Polo regionale per l’innovazione digitale evoluta cofinanziato dall’Unione Europea.
Una occasione per delineare scenari, costruire percorsi, fissare obiettivi.
“Dobbiamo essere consapevoli che siamo di fronte ad un cambiamento radicale, ad un processo innovativo delle imprese, della pubblica amministrazione e dell’intero nostro Paese. In questo processo si inserisce la nostra Associazione, che ha il dovere di fornire informazione e aiutare a comprendere i cambiamenti in atto fornendo validi sostegni all’utilizzo della Blockchain Economy” ha sottolineato Gabriele Fasano, Vice Presidente Unione Industriali Napoli.
“Il valore aggiunto della tecnologia blockchain – ha detto - sta nel generare un registro condiviso che assicura l’univocità e validità dei dati, facendo venire meno, almeno potenzialmente, la necessità del ricorso a un’autorità di controllo e certificazione. È la piattaforma che sostituisce l’organismo burocratico, decentralizzandone la funzione. Ciò determina una molteplicità di vantaggi, sotto diversi profili”.
Per Francesco d’Angelo, Presidente Sezione ICT Unione Industriali di Napoli “Il coinvolgimento delle maggiori Aziende della Sezione ICT di Unindustria Napoli, trasferisce il messaggio che sul territorio fare ‘digitale’ è possibile e non farlo sarebbe sprecare tante potenzialità presenti nel tessuto economico locale’. La Sezione ICT dell’Unione Industriali Napoli conta, ad oggi, n. 62 aziende associate che esprimono una forza lavoro pari a n. 8405 dipendenti. È la terza Sezione dell’Unione Industriali Napoli per numero di aziende e per forza lavoro”.
Antonio Palumbo, Vice Presidente Sezione ICT, Unione Industriali Napoli, ha indicato le opportunità da cogliere, le sfide da affrontare. “Il seminario - ha ricordato - è centrato sulla tecnologia Blockchain e fa parte di un ciclo di incontri in cui si discuterà delle principali tecnologie digitali abilitanti la trasformazione digitale di qualsiasi Impresa”.
Per Palumbo bisogna discutere “su come ‘il digitale’ possa cambiare la catena del valore di ogni Azienda e su come ‘il digitale’ con le diverse tecnologie sia diventata una economia che cambia l’economia”.
“La Blockchain – ha spiegato sottolineando il valore aggiunto dei player nazionali e internazionali intervenuti – è una tecnologia che abilità una nuova modalità di codificare qualsiasi processo aziendale migliorandone la stabilità e rendendo i passaggi di stato sicuri e immodificabili”.
Sulle sfide da affrontare Marco Pitorri, Marketing & Sales Trust Technologies Gruppo TIM.
“In una società fortemente orientata all’innovazione, la Digital Transformation aiuta a mantenere il passo dei competitor, migliorando l’efficacia e l’efficienza in ogni processo. La blockchain è un paradigma tecnologico recente, convenzionalmente associato alle cryptovalute ma oltre alle quali esistono scenari diversi. TIM e Trust Technologies implementano soluzioni integrate per sostenere lo sviluppo dei propri clienti, attraverso la creazione di nuovi modelli di business, sfruttando i plus che le tecnologie blockchain abilitano – ha dichiarato Pitorri. Centrale in questo contesto è la digitalizzazione, con l’obiettivo di sostenere l’innovazione in ogni sua forma”.
Sui nuovi modelli Alberto Bonadonna, Managing Director Technology, Accenture Italia.
“La disintermediazione introdotta dalla blockchain abilita – ha sottolineato - nuovi modelli economici di condivisione diretta, con regole chiare ed accettate dagli interlocutori coinvolti, dove la tutela del bene condiviso è la peculiarità principale, così come la capacità di generare forme di fiducia. Accenture e i player tecnologici, insieme al mondo associativo, possono contribuire ad aiutare le aziende italiane a cogliere le opportunità di business che le nuove tecnologie – come la Blockchain – offrono per rendere più competitivo il nostro tessuto imprenditoriale”.
Per Stefano Lanzi, LG Parterns, che ha parlato delle opportunità per il finanziamento e la configurazione di progetti per la Digitalizzazione dei processi di impresa, attraverso le finalità ed i requisiti richiesti per l’attuazione dei bandi previsti dal Pnrr, e non solo, “La Blockchain diventa quindi uno strumento democratico dove chi vi partecipa sceglie di farlo e di adattarsi alle sue regole, dando un valore aggiunto alla filiera e diventando quindi uno strumento di valore per il paese. Per questo sono molte le opportunità contenute all’interno del PNRR, ma anche in altri bandi nazionali ed europei che vogliono accrescere il valore della rete attraverso l’accrescimento ed il ruolo indispensabile del singolo. Abbiamo quindi parlato di ritorno sull’investimento, perché questo ci offrono i bandi, per accompagnarci verso l’INDUSTRIA 5.0”
Alessandro Mantelli, CTO Almaviva, nel suo intervento ‘La blockchain, opportunità tra tecnologia e regolamentazione’, consegnando spunti strategici, ha ricordato che “la blockchain è un registro digitale distribuito in cui memorizzare transazioni in modo sicuro e permanente”. Nel corso dell’intervento ha spiegato, fra le altre cose, i diversi vantaggi: “I partecipanti alla rete blockchain possono confermare la validità delle transazioni stesse senza la necessità di un’autorità centrale che certifichi”.
Emiliano Pacelli, Senior Sustainability Technical – Manager IBM si è concentrato “Sull’attenzione al consumatore ed alla sostenibilità grazie alla blockchain”. “Oggi la tracciabilità – ha spiegato - è un valore per le imprese di qualsiasi dimensione e settore in quanto risponde alla necessità di assicurare un consumo consapevole e sostenibile. La blockchain è la tecnologia che permette una completa trasparenza su provenienza e sostenibilità dei propri prodotti e la soluzione IBM Trasparent Supply Network, di semplice implementazione e leader di mercato, è la risposta a tali esigenze”
Su diverse e nuove frontiere il contributo di Francesco Cannone, CEO Emtesys che si è concentrato sul comparto sanità con la relazione ‘La blockchain in ambito sanità digitale, sovranità del dato e qualità del servizio sanitario’. Flora Amato, Sistemi di Elaborazione delle Informazioni – DIETI Università Federico II Napoli è intervenuta su tema centrale ed esternamente strategico ‘Blockchain e Intelligenza Artificiale: dall’industria 4.0 all’E-governement pensando al Metaverso’.
Angelo Giuliana, Direttore del Centro di Competenza MedITech si è soffermato sui processi di trasformazione ed ancora sui produttivi e organizzativi da attrezzare-
“Nel processo di trasformazione tecnologica attraversato dalle nostre PMI le soluzioni blockchain – ha commentato - rappresentano un utile strumento per affrontare le sfide come contraffazione e pirateria. Allo stesso modo, aprono nuove frontiere anche sul fronte della sempre più rilevante e-democracy, che va ben oltre modelli produttivi e organizzativi. È quanto dimostra, ad esempio, Chirotonia, progetto vincitore del Primo Bando per l’Innovazione, che ha visto capofila Bit4ID e si propone proprio di favorire l’implementazione dell’e-voting, attraverso la blockchain”.
Nel suo intervento conclusivo ‘EDIH P.R.I.D.E. – Polo Regionale per l’Innovazione Digitale Evoluta’ l’Amministratore Delegato Campania DIH Rete Confindustria, Edoardo Imperiale ha assicurato “Il DIH, con i suoi servizi, con il progetto PRIDE ha competenze tecnologiche e digitali, professionalità e strumenti per essere soggetto abilitatore delle ‘tecnologie Blockchain’. Per il sistema delle imprese e per la PA, per gli erogatori di servizi pubblici, è in atto una profonda trasformazione. Va governata, incoraggiata, indirizzata verso la crescita”.
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