Napoli, 27 maggio 2024 - I presidenti delle Associazioni imprenditoriali: Acen, Claai, Cna, Compagnia delle Opere, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, Unione Industriali Napoli, Angelo Lancellotti, Giulio Cacciapuoti, Vincenzo Santo, Giuseppe Cerella, Raffaele Marrone, Pasquale Russo, Vincenzo Schiavo, Eugenio Gervasio e Costanzo Jannotti Pecci dichiarano congiuntamente:
"E’ davvero singolare la protesta svolta stamane, fuori la sede della Regione Campania, da parte delle Organizzazioni Imprenditoriali che sostengono il Past President della CCIAA di Napoli, Ciro Fiola e assolutamente risibili le motivazioni con cui chiedono al Presidente De Luca di far presto a pubblicare il decreto per la ricomposizione degli Organi della Camera di Commercio di Napoli.
La Regione Campania ha solo da poco più di un mese la documentazione inviata dalla Camera di Commercio, mentre la stessa ha utilizzato oltre 10 mesi in luogo dei 30 giorni prescritti per legge per la verifica della rappresentanza delle Associazioni, compiendo peraltro molte irregolarità come accertato in numerose sentenze del TAR Campania, da ultime le ordinanze che impongono all’Ente Camerale di tener conto, nel novero dei dati per le prossime elezioni, anche di quelli di CNA e Confesercenti, invece esclusi.
La falcidia delle aziende rappresentante dalle ‘Associazioni Storiche’ (ammesse 5.176 imprese nei settori principali: industria, commercio, artigianato e servizi in luogo dalle 20mila dichiarate dalle associazioni imprenditoriali) rappresentate al CNEL e firmatarie dei contratti di lavoro nazionali e locali, unanimemente riconosciute come le più rappresentative a cui si contrappone l’ipertrofica rappresentanza (quasi 13.000 imprese) di associazioni misconosciute, senza un’organizzazione stabile - esse stesse hanno dichiarato di non avere personale dipendente - ha indotto a chiedere - ampiamente motivando - al Presidente De Luca di rinviare la documentazione al Commissario Straordinario della Camera per un profondo supplemento d’istruttoria, valutandone anche il possibile annullamento.
La protesta inscenata oggi sotto la Regione oltre ad essere del tutto irrituale per chi ha aspettative di ruoli istituzionali, appare dettata solo dal forte timore di essere sottoposti a verifiche da parte di terzi equidistanti. Verifiche che, al contrario di quanto erroneamente affermato dal sig. Fiola, rientrano non solo tra i poteri ma, anche, tra i suoi doveri. La Regione Campania non è un notaio, come ha avuto modo di affermare l’ex presidente della Camera di Commercio - e men che meno il suo Presidente – bensì un soggetto titolato a supervisionare gli atti relativi alla ricomposizione del Consiglio Camerale.
È veramente triste vedere la terza Camera di Commercio d’Italia trascinata in piazzate di strada piuttosto che essere spronata a tutelare e promuovere il sistema imprenditoriale locale, per di più a valle di una intempestiva e assai farraginosa gestione delle procedure di rinnovo dei vertici camerali".
PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI A:
Riferimento: Bruno Bisogni - Ufficio StampaTelefono: 081.5836.123 | E-mail: bisogni@unindustria.na.it