Incrementare gli introiti fiscali comunali introducendo una tassa di soggiorno “sarebbe un ennesimo grave danno arrecato all’industria turistica”. Lo afferma il Presidente della sezione Turismo dell’Unione Industriali di Napoli, Mario Pagliari. “L’ipotesi prospettata dal Ministro Calderoli e a quanto sembra esaminata con interesse dai vertici dell’Anci – spiega Pagliari – dimostra quanta poca conoscenza abbiano i nostri rappresentanti istituzionali delle dinamiche che regolano il settore. Gli operatori si confrontano con il mercato, le loro tariffe devono essere competitive con una concorrenza sempre più globalizzata. Finirebbero quindi per pagare loro la tassa al posto dei turisti. Le imprese, per evitare un sensibile decremento dei flussi, dovrebbero infatti sobbarcarsi l’onere, includendolo nell’offerta attualmente praticata e riducendo così ulteriormente margini già molto contenuti. Il discorso riguarda ancora più Napoli, che già registra presenze molto inferiori a quelle di altre metropoli italiane, con un gap accentuatosi per la questione rifiuti e per le altre emergenze che purtroppo condizionano negativamente la vivibilità cittadina. Napoli avrebbe bisogno di incentivi, non di tasse”. Per il Presidente della Sezione Turismo dell’Unione “è assolutamente necessario un passo indietro. Non si può prendere una decisione del genere senza un confronto adeguato con gli addetti ai lavori. Non è con superficialità e incompetenza che si pongono basi solide per il decentramento fiscale”.
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