Industriali e Sindacati, accelerare i progetti di sviluppo

Una forte preoccupazione per i ritardi nell’attuazione dell’agenda comunitaria. A condividerla sono stati i vertici di Unione Industriali e Cgil Cisl Uil di Napoli, in occasione della firma dell’intesa per consentire alle imprese associate e ai lavoratori di ottenere benefici fiscali con la sottoscrizione di accordi aventi a oggetto il recupero di produttività.
Circa due miliardi di risorse comunitarie per la realizzazione di Grandi Progetti che ricadono nell’ambito della città e del contesto metropolitano di Napoli sono fortemente a rischio, così come ulteriori fondi previsti dalla terza riprogrammazione del Piano di Azione e Coesione.
Gli impegni di spesa devono essere definiti entro dicembre 2013, ma le amministrazioni continuano a manifestare una sostanziale incapacità di fare fronte a tale esigenza. Al momento non è partito un solo bando, né tantomeno sono stati aperti cantieri.
La grave crisi economica si traduce in crescenti tensioni sociali, con un tasso di disoccupazione salito al 22,6% a fine 2012, quasi cinque punti in più dell’anno precedente. Una situazione che rende ancora più grave la responsabilità delle amministrazioni competenti e ancora più pressante la necessità di accelerare percorsi burocratici, snellire procedure, assicurare la coesione tra i vari livelli della pubblica amministrazione per mettere in moto risorse fondamentali per riattivare meccanismi di sviluppo.
A tal fine Unione Industriali e Cgil Cisl Uil hanno convenuto di dare vita a un’iniziativa comune, finalizzata a sensibilizzare le istituzioni preposte e nel contempo a monitorare puntualmente l’attuazione dei progetti finanziati.
Nei prossimi giorni saranno stabiliti tempi e modalità di un confronto periodico per controllare l’andamento della spesa comunitaria, denunciando carenze e responsabilità.
All’incontro odierno erano presenti tra gli altri il Presidente e il Direttore Generale dell’Unione, Paolo Graziano e Michele Lignola, e i vertici di Cgil Cisl Uil di Napoli, Federico Libertino, Gianpiero Tipaldi e Fulvio Bartolo.
 

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