Martedì 17 novembre 2015 alle ore 16.30, il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione degli Industriali incontrerà, a Palazzo Partanna (piazza dei Martiri 58, Napoli), Padre Pasquale Incoronato, Docente presso la Pontificia Università Teologica dell’Italia Meridionale e Direttore dell'Ufficio Pastorale giovanile della Diocesi di Napoli.
L’iniziativa, nata anche a seguito del recente appello del Papa al mondo delle imprese di realizzare un progresso più sano, punta ad avviare un confronto su un tema di grande impatto sul territorio partenopeo: la legalità.
Si tratta di un argomento sul quale già in passato gli under 40 di Palazzo Partanna si sono messi in gioco, sia con iniziative di solidarietà, che avviando sinergie tra diverse realtà imprenditoriali che hanno messo insieme lavoro e mestieri, cultura ed arte, beneficenza.
Tra i temi che saranno trattati durante l’incontro: la legalità nelle imprese attraverso regole certe, il recupero sociale, familiare e personale di minori definiti “a rischio”, il recupero di beni confiscati alle mafie.
“La legalità – spiega il Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione degli Industriali di Napoli, Susanna Moccia - è un tema che nella nostra provincia assume contorni preoccupanti. Al contrario deve essere il motore dell'economia. L'impresa ha bisogno di regole certe da rispettare per poter competere ad armi pari. Perché la criminalità attecchisce lì dove le regole non ci sono. Creare un ecosistema di questo tipo, consentirebbe di attrarre anche investitori provenienti da altre aree del Paese e non solo”.
“Il nostro obiettivo – continua Moccia - è di poter dare un contributo fattivo alla risoluzione di un problema che rischia di scoraggiare soprattutto le nuove generazioni. Ed è proprio sui giovani a rischio che bisogna puntare, mettendo in campo azioni concrete affinchè possano godere di nuove opportunità in un cammino di trasparenza. A questo proposito il recupero dei beni confiscati alle mafie potrebbe rappresentare un’ottima leva di sviluppo. Il Gruppo Giovani è molto sensibile a queste tematiche. Siamo consapevoli, infatti, che attraverso la formazione a una nuova mentalità verso il lavoro, ispirata ai valori umani e cristiani della responsabilità personale, della solidarietà e della cooperazione, qualcosa possa cambiare”.
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