Napoli, 22 novembre 2016 – Gli interscambi commerciali tra la Campania e la Cina hanno risentito dello scenario economico internazionale e, nei primi sei mesi del 2016, risultano affievoliti rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. In particolare, le esportazioni regionali destinate al mercato asiatico hanno sfiorato i 90 milioni di euro, pur registrando un calo del 10% su base annua. Sempre tra gennaio e giugno 2016 le importazioni della Campania dalla Cina sono state di circa 750 milioni di euro, in diminuzione del 2% rispetto al medesimo semestre del 2015.

 

Nei primi sei mesi del 2016 le esportazioni dalla provincia di Napoli destinate alla Cina sono state di quasi 64 milioni di euro, con una flessione del 13% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Viceversa, sempre tra gennaio e giugno 2016, le importazioni di Napoli dal paese asiatico sono leggermente cresciute (+1% su base annua), superando i 550 milioni di euro*.

 

Sono alcuni dei dati comunicati oggi a Napoli nel corso dell’“International Forum: Focus on Cina”, organizzato da UniCredit in collaborazione con l’Unione Industriali di Napoli. All'iniziativa hanno preso parte rappresentanti di oltre 70 aziende campane Napoli che hanno avuto la possibilità di conoscere le caratteristiche del mercato di interesse, le logiche distributive e le regole per poter penetrare più efficacemente in Cina

 

Dopo i saluti iniziali di Elena Goitini, Regional Manager Sud UniCredit, di Ambrogio Prezioso, Presidente Unione Industriali Napoli e di S.E. Ettore Francesco Sequi, Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese, è intervenuto Maurizio Brentegani, First Vice-President di UniCredit International Center Italy. Successivamente Marco Bettin, COO – Fondazione Italia Cina ha illustrato i rapporti di interscambio tra i due Paesi, mentre Enrico Toti, Avvocato Studio Legale NCTM, ha illustrato alle imprese intervenute gli aspetti giuridici e legali per una ampia e corretta conoscenza del mercato cinese. La giornata si è conclusa poi con gli interventi di Vincenzo Lipardi,  CEO Fondazione Idis - Città della Scienza, di Roberto Bonacasa, CEO OSM 1816 S.r.l. e di Antimo Caputo, Vice-Presidente all’Europa e Internazionalizzazione di Unione Industriali Napoli.  

 

La Cina è una delle più importanti locomotive della crescita dell'economia mondiale e rappresenta una opportunità per molte eccellenze del territorio campano - ha dichiarato Elena Goitini, Regional Manager Sud di UniCredit. L’economia cinese, dopo i passi da gigante compiuti nel corso degli ultimi dieci anni, ancora oggi cresce al ritmo del 6% annuo e rappresenta quindi un mercato molto interessante per le aziende del nostro territorio. Ma è anche necessario stabilire una reciprocità negli scambi commerciali, in modo da essere in grado di attrarre opportunità di investimenti anche da parte di investitori cinesi sul nostro territorio. UniCredit, forte di una rete internazionale distribuita in 50 Paesi, si pone come partner privilegiato per le aziende del territorio interessate ad implementare o sviluppare gli scambi commerciali su questi mercati”.

 

“Una delle nostre priorità d’azione - ha aggiunto Ambrogio Prezioso, Presidente Unione Industriali Napoli è quella di innalzare i livelli di internazionalizzazione delle imprese napoletane. La Cina è il Paese che da anni presenta i più alti tassi di crescita. E’ un importante partner economico, ricco di opportunità per le nostre aziende. Questi incontri contribuiscono a favorire scambi e partnership. Le banche possono svolgere un ruolo strategico sia nel promuovere approfondimenti di questo genere sia nell’affiancare le imprese interessate ai nuovi mercati”.

 

Durante la giornata gli imprenditori hanno avuto la possibilità di approfondire come sviluppare la propria attività verso un mercato strategico per dimensioni, collocazione geografica e predisposizione verso i prodotti italiani e campani. E’ emerso il quadro di due economie, quella italiana e quella cinese, che nel corso degli anni sono diventate partner commerciali imprescindibili, con un interscambio annuo di circa 35 miliardi di Euro. L’Italia nel 2014-2015 è risultata il primo Paese nell’area dell’Euro per volume d'investimenti cinesi. La Cina oggi si presenta come la seconda economia mondiale, dopo gli Stati Uniti d'America. La crescita economica si presenta inoltre come la più veloce al mondo, contribuendo allo sviluppo economico complessivo a livello internazionale. Nel terzo trimestre del 2016, infatti, il Pil della Cina è cresciuto del 6,7 per cento in linea con l’obiettivo del governo di Pechino fissato tra il 6,5 e il 7% di crescita per il 2016.

 

“L’International Forum Focus on China promosso da UniCredit – ha affermato Vincenzo Lipardi, Consigliere Delegato di Città della Scienza - è stata un’occasione importante per fare il punto sulla strategia e sugli strumenti di internazionalizzazione italiani e campani  in un Paese come la Cina che, con il piano Made in China 2025, si candida a diventare il primo investitore e produttore mondiale di conoscenza. Il Focus ha offerto un contributo interessante - in termini di politiche, esperienze ed opportunità - alla vasta comunità di innovatori nazionali impegnata a costruire relazioni scientifiche e commerciali con la Cina. Un terreno di lavoro su cui Città della Scienza opera da oltre dieci anni attraverso l’Italy-China Science, Technology & Innovation Week, la più grande piattaforma europea di networking e business matching tra Italia e Cina che coinvolge migliaia di organizzazioni dei due Paesi per lo sviluppo di progetti congiunti sui temi dell’economia della conoscenza”.

 

“Dobbiamo sviluppare un approccio sempre più di sistema e mirato alle strategie per l’internazionalizzazione” - ha concluso Antimo Caputo, Vice Presidente all’Europa e Internazionalizzazione Unione Industriali Napoli - Per una piccola o media impresa le problematiche distributive, contrattuali, giuridiche legate alla costituzione di società straniere nel paese di riferimento, i nodi connessi alla formazione e al recruiting delle risorse umane sono determinanti per capire se e come affrontare la nuova sfida. Il Forum ci ha consentito di analizzare questi aspetti, contribuendo a dissipare dubbi e porre le basi per affrontare il mercato cinese con maggiore consapevolezza di opportunità ed eventuali criticità”.

 

*Fonte: Elaborazioni Territorial & Sectorial Intelligence UniCredit su dati ISTAT e stime Prometeia


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