“La manovra finanziaria presentata dal Governo presenta luci e ombre, ma ci sono due misure sulle quali le reazioni dei produttori non si sono fatte attendere e che ne aggravano drammaticamente i costi. Con estrema chiarezza, il mondo di Confindustria, chiede la cancellazione di Sugar e Plastic Tax!”. A dichiararlo è Vito Grassi, Presidente di Unione Industriali Napoli e Confindustria Campania. Per Grassi, “aumentare del dieci per cento il costo delle bibite significa inevitabilmente far calare la domanda e di conseguenza i volumi di produzione. E’ una tassa onerosa che incide su una componente fondamentale dell’industria alimentare italiana. La tassa sulla plastica utilizzata per gli imballaggi, poi, produrrebbe addirittura il raddoppio del costo della materia prima impiegata. Provvedimenti del genere, oltretutto, sarebbero assunti in una fase economica, interna e internazionale in cui si moltiplicano i segnali di una nuova recessione, che nel Mezzogiorno, purtroppo, è già realtà. Come ha sottolineato il Presidente Boccia, c’è la cecità di chi finisce per colpire i prodotti invece di penalizzare i comportamenti. Le imprese già oggi pagano il contributo ambientale Conai per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in plastica per un ammontare di 450 milioni di euro all’anno, dei quali 350 vengono versati ai Comuni per garantire la raccolta differenziata. L’introduzione di una ‘tassa sulla plastica’ equivarrebbe, quindi, a una sorta di doppia imposizione e - come tale - sarebbe ingiustificata sia sotto il profilo ambientale che economico e sociale. Il tributo, peraltro, colpirebbe anche i prodotti di imballaggio contenenti materiale riciclato, andando a penalizzare gli enormi sforzi che le imprese stanno compiendo per la completa transizione verso l’economia circolare, sottraendo inoltre importanti risorse per gli investimenti in sostenibilità ambientale. La misura rischia, infine, di compromettere il buon funzionamento del Sistema dei consorzi per la gestione e il riciclo degli imballaggi, che da più di vent’anni ha consentito al nostro Paese di essere leader nell’economia circolare e di raggiungere tutti gli obiettivi europei per il riciclo”.
Grassi invita il Governo a rimodulare la manovra: “le coperture finanziarie vanno ricercate incrementando gli interventi di razionalizzazione della spesa corrente della pubblica amministrazione, rinunciando a tassare ulteriormente i settori produttivi, con il rischio di provocare nuovi tagli occupazionali e di generare sfiducia anche alle procedure di crisi già presenti al Ministero”.
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