“Dobbiamo salvaguardare un patrimonio del Paese e del nostro Sud, soprattutto in Campania”. Giovanni Abete, Presidente della Sezione Industria Meccatronica di Unione Industriali Napoli, lancia un appello alle forze politiche e alle istituzioni. Lo fa in occasione de “I Giorni della Metalmeccanica”, l’iniziativa articolata su scala nazionale da Federmeccanica. “Il settore è un pilastro dell’economia del Paese, il cuore della manifattura nazionale. Contiamo più di centomila imprese, oltre 1.600.000 lavoratori. In Campania, dall’aerospazio all’automotive ad altri comparti, annoveriamo imprese di assoluta qualificazione ed eccellenza. Chiediamo maggiore attenzione da parte di tutti i livelli preposti alla politica industriale, in una congiuntura negativa determinata anche da crescenti tensioni internazionali”.
Il calo della produzione del settore metalmeccanico nei primi nove mesi del 2019 è stato del 2,5% rispetto all’analogo periodo del 2018. Sono deboli sia la domanda interna che l’export, mentre aumenta in maniera sensibile il ricorso alla cassa integrazione. “In un contesto sfavorevole, chi governa, al centro come sul territorio, deve sostenere l’impresa e non creare le premesse per nuovi fardelli. Non chiediamo assistenza, solo la possibilità di contare, come avviene in altri stati, su linee direttrici coerenti con gli obiettivi di accelerare l’innovazione tecnologica del nostro sistema produttivo e di promuoverne la crescita sui mercati internazionali. Un indirizzo che favorirebbe soprattutto il Sud, dove più ampi sono i margini di potenziamento del metalmeccanico e del manifatturiero in generale. Ma i benefici riguarderebbero l’intero Paese, che proprio grazie al rilancio dell’industria e dell’economia meridionale può trovare nuova linfa per invertire una tendenza al decremento dei suoi standard di produttività e competitività. Chiediamo dunque con forza: meno oneri e vincoli, più attenzione per l’industria metalmeccanica, che da sola rappresenta il 50% del valore aggiunto manifatturiero e delle esportazioni complessive del Paese”.
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