Di seguito, la terza ed ultima parte della sintesi delle principali misure fiscali di interesse per le imprese contenute nel Decreto Rilancio (decreto legge 34/2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 128 del 19 maggio 2020, Supplemento ordinario n. 21).

Sarà nostra cura proseguire con l’approfondimento di tematiche specifiche con le osservazioni di Confindustria.

Art. 159 – Ampliamento della platea dei contribuenti che si avvalgono del modello 730

Prevista, per l’anno d’imposta 2019, la possibilità di presentare il modello 730/2020 nella modalità “senza sostituto” (articolo 51-bis, Dl 69/2013) anche in presenza di un sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio. La disposizione vuole evitare che l’emergenza epidemiologica e la gravità della situazione economica che sta investendo le imprese possa determinare l’impossibilità, per molti datori di lavoro, di effettuare i conguagli derivanti dalla presentazione del 730, causando un ulteriore danno al contribuente per la mancata erogazione del rimborso spettante.

Art. 160 – Iscrizione al catasto edilizio urbano dei fabbricati rurali ubicati nei comuni colpiti dal sisma 2016 e 2017

Prorogato al 31 dicembre 2021 il termine per la contestazione delle sanzioni tributarie nei confronti dei titolari di diritti reali su fabbricati rurali ancora iscritti al catasto terreni, ubicati nei comuni colpiti dai sismi del 24 agosto, del 26 e 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017. Tali soggetti, quindi, possono ancora provvedere all’iscrizione degli immobili in questione nel catasto edilizio urbano, regolarizzando spontaneamente la loro posizione attraverso l’istituto del ravvedimento operoso.

Art. 161 – Proroga del pagamento dei diritti doganali

Prorogati di 60 giorni, senza applicazione di sanzioni e interessi, i pagamenti dei diritti doganali (articoli 78 e 79, Dpr 43/1973) in scadenza tra il 1° maggio e il 31 luglio 2020. Le modalità attuative saranno stabilite con determinazione del direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

Art. 162 – Rateizzazione del debito di accisa

Modificate, con un intervento sull’articolo 3, comma 4-bis, Dlgs 504/1995, le modalità di rateizzazione del debito di accisa per il titolare del deposito fiscale di prodotti energetici e alcolici: l’operatore può modulare la richiesta in ragione della situazione economica in cui versa, che deve essere documentata e, quindi, riscontrabile da parte dell’Agenzia delle dogane.

Art. 163 – Proroga in materia di tabacchi

Pagabili fino al 31 ottobre 2020, maggiorati degli interessi legali calcolati giorno per giorno, gli importi dovuti per i mesi di aprile e maggio 2020 dai soggetti obbligati al pagamento dell’accisa per tabacchi lavorati, prodotti succedanei dei prodotti da fumo e accessori ai tabacchi da fumo.

Art. 181 – Sostegno delle imprese di pubblico esercizio

Niente Tosap e Cosap dal 1° maggio fino al 31 ottobre 2020 sull’occupazione di spazi e aree pubbliche utilizzate dagli esercizi per garantire le regole del distanziamento sociale richiesto dall’emergenza epidemiologica. Fino a quella stessa data, le domande di nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico o di ampliamento delle superfici già concesse vanno presentate per via telematica all’ufficio competente dell’ente locale, con allegata la sola planimetria, in esenzione di bollo.

Art. 183, comma 9 – Misure per il settore cultura

Esteso ai complessi strumentali, alle società concertistiche e corali, ai circhi e agli spettacoli viaggianti il credito d’imposta per le erogazioni liberali a sostegno della cultura (“art bonus” – articolo 1, Dl 83/2014).

Art. 186 – Credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari

Incrementato ulteriormente il “bonus pubblicità” spettante alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica anche on line e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali. Dopo gli interventi migliorativi già introdotti dal Dl 18/2020, la misura del credito d’imposta è ora innalzata dal 30 al 50% del valore degli investimenti effettuati.

Art. 187 – Regime di forfettizzazione delle rese dei giornali

Iva meno cara per gli editori della carta stampata. Per il solo 2020, con riferimento al commercio di quotidiani e di periodici e dei relativi supporti integrativi, l’imposta si applica in relazione al numero delle copie consegnate o spedite, diminuito a titolo di forfetizzazione della resa del 95%, anziché l’ordinario 80% (articolo 74, comma 1, lettera c), del Dpr 633/1972).

Art. 188 – Credito d’imposta per l’acquisto della carta dei giornali

Istituito, a favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici, un credito d’imposta, pari all’8% della spesa sostenuta nel 2019 per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa delle testate edite. Si applicano le disposizioni contenute nell’articolo 4, commi 182-186, legge 350/2003, e nel relativo regolamento (Dpcm 318/2004). Il bonus non è cumulabile con il contributo diretto alle imprese editrici di quotidiani e periodici (articolo 2, commi 1 e 2, legge 198/2016, e Dlgs 70/2017).

Art. 190 – Credito d’imposta per i servizi digitali

Introdotto, sempre nel settore dell’editoria, un altro bonus, riservato alle imprese editrici di quotidiani e di periodici con almeno un dipendente a tempo indeterminato, che acquisiscono servizi di server, hosting e banda larga per le testate edite in formato digitale e per information technology di gestione della connettività. Con riferimento alle spese sostenute nel 2020 in tale ambito, spetta un credito d’imposta nella misura del 30%, entro il limite di 8 milioni di euro (se le risorse risultano insufficienti rispetto alle richieste, le stesse sono ripartite in misura proporzionale) e nel rispetto della regola Ue sugli aiuti “de minimis”. Il bonus è utilizzabile solo in compensazione, con possibilità di presentare il modello F24 esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria dovrà stabilire, con decreto, le modalità di attuazione, fissando, tra l’altro, i termini per la presentazione della domanda di accesso al beneficio.

Art. 216 – Misure per lo sport

Prorogata di un mese, fino al 30 giugno 2020, la sospensione del versamento, da parte delle associazioni e società sportive, professionistiche e dilettantistiche, dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali, inutilizzati nel periodo di emergenza epidemiologica (articolo 95, Dl 18/2020). Le somme sospese andranno versate in unica soluzione entro il 31 luglio o dilazionate fino a un massimo di quattro rate mensili di pari importo.

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Link news precedenti

Decreto Rilancio: le principali misure fiscali di interesse per le imprese - I parte

Decreto Rilancio: le principali misure fiscali di interesse per le imprese - II parte


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