In relazione all’Accordo 2014/2015 “Una Crescita Possibile” sottoscritto il 17 luglio 2014 tra Intesa Sanpaolo e Confindustria Piccola Industria e in considerazione dei concreti sviluppi riguardanti tutti i temi oggetto dell’accordo (credito, filiere, innovazione, formazione, internazionalizzazione), si comunica che lo stesso è stato prorogato al 28 settembre 2016.
Nel contempo, con l’obiettivo di contribuire alla ripresa del sistema economico puntando sullo sviluppo competitivo delle PMI, in sintonia con le misure ad esse dedicate dalla Legge di Stabilità 2016, sono stati individuati i seguenti ulteriori temi su cui concentrare il lavoro congiunto dei prossimi mesi:
a) Interventi finanziari a favore delle imprese che accederanno alle agevolazioni fiscali c.d. “super ammortamenti al 140%” previste dalla Legge;
b) Accesso al mercato dei capitali da parte delle PMI;
c) Nuove iniziative in materia di welfare aziendale.
a) Il ricorso al “bonus del 140%” sugli ammortamenti fiscali connessi agli investimenti in beni materiali strumentali nuovi potrà consentire alle imprese di accedere ad un finanziamento a medio lungo termine da parte di Intesa Sanpaolo fino al 100% dell’investimento unitamente ad un’ulteriore linea di credito fino al 40% per smobilizzare i crediti derivanti dalla crescita aziendale generata dall’investimento stesso. Intesa Sanpaolo attiverà inoltre percorsi semplificati per facilitare l’accesso al credito.
b) A supporto della patrimonializzazione delle PMI le Parti potenzieranno le iniziative, già da tempo avviate, volte alla ricerca di nuove modalità per avvicinare le imprese al mercato dei capitali facilitando nel contempo processi di aggregazione, crescita dimensionale, ricambio generazionale, separazione proprietà/gestione. Il processo prevederà anche l’accompagnamento delle imprese verso la redazione di Business Plan appositamente strutturati.
c) Il sempre più consistente ricorso a forme di welfare aziendale e l’emersione di nuovi bisogni legati al cambiamento degli stili di vita sta inducendo le imprese ad individuare iniziative volte a preservare e migliorare benessere e qualità della vita dei propri dipendenti. Verranno messe a punto, anche attraverso indagini sulle imprese, concrete iniziative di natura previdenziale, sanitaria e sociale volte a mettere loro a disposizione una gamma personalizzabile di alternative di welfare aziendale e di soluzioni previdenziali nell’interesse delle imprese stesse e dei relativi dipendenti.